Al risveglio, lungo le strade, il solito tappeto di residi che hanno segnato il passaggio dall’anno vecchio al nuovo. E mi riferisco a mortaretti, petardi, fuochi d’artificio. Un tappeto che a volte resnde impossibile il passaggio. Alla faccia dei divieti. Tra una portata, leggera, e l’altra, anche, la tv, che ripripone gli eventi salienti dell’anno appena concluso, e, a reti unificate, la cosa che mi è piaciuta molto è stato il messaggio del Presidente della Repubblica. Un rituale, un’abitudine, ascoltare e meditare. Quest’anno giovani, solidarietà, volontariato con particolare attenzione a quel movimento molto partecipato di maggio, subito dopo l’alluvione, in Romagna, partecipazione e amore. Un bel discorso davvero.
Buon 2024 a tutti.