Buon anno, buon 2024

Al risveglio, lungo le strade, il solito tappeto di residi che hanno segnato il passaggio dall’anno vecchio al nuovo. E mi riferisco a mortaretti, petardi, fuochi d’artificio. Un tappeto che a volte resnde impossibile il passaggio. Alla faccia dei divieti. Tra una portata, leggera, e l’altra, anche, la tv, che ripripone gli eventi salienti dell’anno appena concluso, e, a reti unificate, la cosa che mi è piaciuta molto è stato il messaggio del Presidente della Repubblica. Un rituale, un’abitudine, ascoltare e meditare. Quest’anno giovani, solidarietà, volontariato con particolare attenzione a quel movimento molto partecipato di maggio, subito dopo l’alluvione, in Romagna, partecipazione e amore. Un bel discorso davvero.

Buon 2024 a tutti.

Ciao Giulia

Ciao Giulia, l’Italia si è fermata per l’ultimo saluto. Per molti sei stata la sorella, la figlia, la nipote di tantissimi di noi, in questi giorni, in una emozione collettiva. La figlia che molti vorrebbero, avrebbero voluto avere, ad un soffio dalla laurea che è tua in ogni caso. Una emozione collettiva con una Chiesa ed una piazza a Padova, piene, con la speranza nel cuore che tutto possa produrre i suoi effetti.

“Come è potuto accadere tutto ciò?”

Molto emozionanti le parole del papà, della sorella, del “rumore”.

Ciao Giulia, ti abbiamo ricordato in questi giorni, e lo faremo ancora, portandoti nei nostri cuori.

Ricordando Giulia

In piazza per ricordare Giulia e tutte le ragazze, donne, uccise per mano di uomo, fidanzato, marito, ex, conoscenti. A Roma come a Messina come in altre piazze d’italia, con le chiavi in mano o altro per fare rumore, chiedere attenzione, richiamare, chiedere, esigere il rispetto. Nel ricordo di Giulia nella giornata contro la violenza sulle donne.

Giulia Cecchettin

Ho seguito in questi giorni le notizie su Giulia Cecchettin ed il suo ex fidanzato, pensando che prima o poi sarebbero tornati. Immaginare un epilogo diverso, insomma. La speranza che Giulia sarebbe tornata, presto, per la discussione della sua tesi di laurea, coronamento di tanti sacrifici, e dolore della perdita della mamma, un anno fa. Alla vigilia della laurea. Invece, la tragedia, un epilogo sconvolgente, un omicidio brutale e feroce con una lunga fuga per mano del suo ex. Prima il ritrovamento del corpo di Giulia, la ragazza che tutti sognavamo viva, trovata morta in un dirupo, un posto, come ha scritto qualcuno, dal nome gentile, Il Pian delle More, nei pressi di un lago, di Barcis. poi… L’ennesimo femminicidio. Una storia entrata nelle nostre case che ha toccato tutti. Una ragazza di 22 anni e il femminicidio che lo rende ancora più insopportabile. Non è giusto! Cara Giulia, col tuo viso dolce, seduta, in braccio alla tua cara mamma, e in tante altre dolci foto che social e TV ci propongono, non è giusto. Possa riposare in pace, cara Giulia.

Ciao Giulia, non ti dimenticheremo.

Buongiorno ottobre

Buongiorno ottobre, buongiorno domenica, buongiorno Roma. “Il viaggio, una scoperta da gustare”, cita il bicchierino fumante, caffè nero, poco bollente, poco gustoso, incorporato nel suo caroncino, mentre sfreccia velocemente il treno sui binari del ritorno. E quanti di questi bicchierini sono stati serviti in condizioni simili, impossibile dirlo. Fuori dal finestrini resistono residui di girasoli e apparenze di una estate poco al tramonto, e, tutto sommato, meglio così. E tutto questo splendore rimanda ancora a giornate di mare e di svago. All’interno del vagone il display segna la velocità, 256 km/h e temperatura esterna: 30. Dentro, chiaramente, resiste una temperatura stile frigorifero. Giornate molto intense, emozionanti e storiche, con il concistoro di ieri, a Roma, e la nomina del X successore di don Bosco a cardinale. Piazza San Pietro, coloratissima sui gradini, coi fiori e piantine, e su alcune sedie, con bandiere pronte a sventolare per il proprio cardinale preferito, una piazza quasi gremita a festa per tantissimi, per la Chiesa, in particolar modo per la famiglia salesiana, prima, durante, dopo, con gli incontri e i saluti con foto di rito in Galleria Lapidaria. Perfetta anche la sua diaconia, Maria Ausiliatrice, lungo la Tuscolana, a Roma. Perfetti anche i simboli con il richiamo a Maria Ausiliatrice così cari a don Bosco.

Con la militanza giovanile nel primo oratorio salesiano, Valdocco, e i numerosi lavori nel Cnos, ed il lavoro tra i giovani nel quotidiano, impossibile non essere presente in queste giornate di festa

Buingiorno ottobre.

Primo giorno di scuola

Primo giorno di scuola per 7 milioni di studenti alla ripresa della scuola. Volti e visi nuovi, cambiati, molti identici ma solo più abbronzati, coloriti, impacciati e intimiditi nelle prime, sciolti nelle classi successive, ma protesi a “studiare” e immaginare “fino dove allungare l’elasticità del come stare in classe”. A volte si ha l’impressione, lì, in cattedra, come sottoposti ad una radiografia: i ragazzi scrutano tutto e ricordano parecchio. Curiosi, come sempre. Primo giorno consumato, tra aule caldissime. Qualcuna ha suggerito condizionatori ad ogni piano.Domani seconda puntata. Cominceranno a condividere con i loro compagni confidenze rimaste inespresse e sentirsi meno impacciati in classe. Vedremo. Intanto, pronti, via. Ci siamo. È iniziato un viaggio lungo 9 mesi. Una vita.

Ciao ciao Lecce (24 agosto 2023)

Salutare Lecce, il Salento, quando si avviano i giorni di festa patronale, 24-26 agosto, santo Oronzo, è stata una esperienza interessante, entusiasmante. Girovagare dalla stazione al centro cittadino, un’esplosione di colori, profumi, sandali che trascinano piedi, corpi volti alla ricerca di cose belle, buone, giuste, turisti, lingue differenti, ragazze gentili che offrono taralli, dolci e salati, indicando dove poterli comprare. Librerie, salentinamente, magliette lu mare, lu sule lu jentu, cartapesta e corti da esplorare. Un tripudio di molto. La banda, il sindaco con la fascia tricolore, la giunta, “la villa” con le sue luci, le vie gremite di turisti, la piazza con i suoi bar e negozi, la gente, lenta, ferma, a gustarsi lo spettacolo come in un set cinematografico, dove tutto sembra un film. Due ore, il tempo a disposizione, tempo stretto, ristretto, come jn caffè, un Quarta, forte e concentrato, che tiene tutto insieme, anche in vetro o alla leccese, con ghiaccio, prima di ripartire, un tempo sufficiente per godersi lo spettacolo, perdersi tra le bancarelle e gustarsi un buon pasticciato provando questa volta quelli di Natale. Di Alvino oramai, i pasticciotti li conosciamo da tempo. Tutto sembra davvero un set, sembra di rivedere alcune scene di Mine Vaganti con Scamarcio girovagare per le strade di Lecce. Il tempo non è molto, la freccia è già sul binario. La partenza è vicina. Le vacanze oramai si sono ridotte al lumicino.

Bravissime e bravissime tutte e tutti

“Finiu u film”

Come dicono alcuni amici siciliani, quando termina la visione di un film, ai titoli di cosa si accompagna sempre l’esclamazione “finiu u film”, “bene, bravi, bravissimo”, e spesso mi pare di assimilare i loro sorrisi a quelli di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, con le loro mitiche facciali, le loro smorfie. Finiu u film, quasi come dire, tutte le cose, volgono al termine e occorre riannodare I fili del tempo ordinario per ritornare, un domani, in quello straordinario. Occorre insomma ritornare a maturare le ferie. Non occorrono giri di parole per descrivere questi lenti giorni,pigri, preferisco l’odore del mare e lasciar parlare l’immagine sopra con la spensieratezza, il gioco, la libertà, il sole, il vento, il mare, l’estate in tasca. Molte polemiche, analisi, amarezze, delusoni, sui costi, a volte folli, ma di questo si avrà tempo e modo per le persone competenti, a fare analisi e statistiche, in un arco temporale non più e non solo legato all’estate ma ad un periodo più lungo, comprendente anche settembre e ottobre. Riduzione del 20 per cento causa aumento prezzi? Forse. Poi luglio ed il suo caldo anomalo probabilmente ha fatto si che molti ritardassero la loro vacanza preferendo restare a casa, al fine di evitare eventuali colpi di calore. Chi ha voglia di mettersi in cammino con 41, 42 gradi? Certo però delle riflessioni, e controlli, occorrerà farli, tipo sulle concessioni degli stabilimenti balneari. Troppi, molti, cari che accentuano disuguaglianze tra chi ha e chi no. Così non va. La spiaggia ed il mare devono tornare ad essere fruiti da più persone. Il mare è di tutti. Avevo detto niente polemiche, solo grazie. I miei amici ridono, calmi, rilassati, nostalgici ma felici, come Franco e Ciccio, e pare vederli alzati a battere le mani: grazie, grazie, ancora. Certo resta quella soddisfazione ma….finiu u film.

Ciao Toto

Ha dato colore e voce alle nostre emozioni e sentimenti e appena giunta notizia ho pensato a quanto è stato più bello lo scambio culturale in Francia, a Grenoble, grazie alle sue canzoni, grazie alla sua voce. L’italiano, canzone, è stato un capolavoro, cantato da tanti, e da me, noi, anche negli anni a seguire, nei vari incontri, anche già grandicelli, in giro per il mondo, con i nostri “interail” alla scoperta di un Europa forse più piccola, come noi, perché quel partigiano presidente, ovunque lo si cantante, lo conoscevano proprio tutti, e gli spaghetti al dente pure, e così la 500, anche se giu di carrozzeria. Non conoscevo esattamente la sua età, e neppure ero a conoscenza dello stato di salute, e appena giunto dalla notizia “è mancato Toto Cotugno” ho provato come tutti un grandissimo dispiacere: mamme, figli, amori, quanti e quali. Emozioni.

Oltre alla musica lo ricordo come un gran conduttore, la domenica e in settimana, tra città e paesi, e teatri, in compagnia di conduttore TV.

grazie

Un altro mondo è possibile!